plus minus gleich

Le regole del buon Commercialista

Il buon Commercialista deve essere, a mio avviso, chiaro, diretto, preciso e conciso, vista la sproporzione che c'è a livello di conoscenza della materia contabile e fiscale tra questo professionista e la platea di clienti.

Il compito del Dottore Commercialista deve essere quello di tradurre la complicata materia in parole comprensibili. I clienti iniziano un'attività nella quale rischiano i propri capitali, facendo degli investimenti. A maggior ragione per questo motivo il cliente si deve fidare del Commercialista.

Deve anche ricordare che se non si sente pienamente soddisfatto, se non si fida completamente, se non si sente seguito, è sempre libero di cambiare. Come nel caso di un conto corrente: se non vi sentite sicuri e tranquilli (o per altri motivi) potete sempre chiudere il conto e spostarvi. Lo stesso vale nel rapporto con il Commercialista.
E qui si innesta un'altra regola, quella che consiste nel non confondere mai lavoro con amicizia.

Un amico che fa il Commercialista resterà sempre amico anche se decidete di spostarvi. Se così non fosse avrete scoperto che si trattava di amicizia interessata e quindi non così importante. C'è differenza tra un amico Commercialista e un Commercialista amico.

Su amici e parenti i detti si sprecano!Bisogna impostare chiaramente il rapporto all'inizio, confrontare l'offerta e la disponibilità del professionista con le richieste e le aspettative del cliente potenziale. Il buon Commercialista non è quello che attira più clienti, ma quello che riesce a trattenerli e a creare con loro un ottimo rapporto di collaborazione reciproca. Quindi non va valutata la posizione di uno studio già esistente rispetto ad uno più piccolo e nuovo preferendo il primo a priori.

Magari alcune persone rimangono in uno studio già esistente per comodità, perchè non c'è un'alternativa, per pigrizia ma comunque non si sentono pienamente soddisfatti. E sono disposti a cambiare.

Sta al buon Commercialista attirarli!